
Un anno fa, in questi giorni, vi chiedevo di “Scrivere il Futuro, Insieme”.
Concludevo il “tour de force” tra tutti i comuni della nostra area sud: ricordo con molto affetto gli sguardi di ognuno di voi oltre che i banchetti, le serate, le iniziative che abbiamo costruito insieme.
La sera delle elezioni si è compiuto il giusto riconoscimento al vostro lavoro, alla vostra fiducia, seppur nel dramma di aver perso il governo della Regione passato nelle mani di Ciro e della Lega. Da quel giorno, però, ognuno dei 4000 voti che mi avete concesso sarebbero stati il pungolo per continuare ad rinnovare la vostra fiducia. Ogni passo che in questo primo anno di legislatura regionale ho fatto l’avete fatto anche voi con me, fuor di retorica.
Per questi motivi abbiamo usato sempre il Noi nella campagna elettorale, nonostante qualche ben pensate ci prendeva in giro…
Non è semplice, vi assicuro, riuscire a portare la nostra voce all’orecchio sordo e confuso di questa maggioranza, che in un solo anno di governo ha inanellato una serie di scelte sbagliate da far rabbrividire: per stemperare il clima, dico che se invece di pensare alle soluzioni avessero scelto “ad occhi chiusi”, difficilmente la statistica li avrebbe portati a fare così tanti errori.
Scientemente il governo Cirio sta minando alle fondamenta il capitale umano ed economico della nostra Regione, già provata da anni di difficoltà economiche.
Quando si esprimono pareri, però, bisogna portare delle motivazioni a supporto. Qui vi elenco alcune tra le “prodezze” di questa maggioranza:
– la gestione superficiale delle crisi aziendali (Mahle, Olisistem, Cosmonova, Embraco);
– la proposta di legge “allontanamenti zero” sugli affidi minori;
– lo striscione per “verità per Bibbiano” sul palazzo della Regione;
– la paralisi del Consiglio per la richiesta di modifica della legge elettorale, voluta da Salvini, dichiarata poi incostituzionale;
– l’insistenza per l’autonomia regionale rafforzata, con nessun effetto concreto.
Senza qui citare la drammatica gestione dell’emergenza Covid, che riprenderò più avanti.
Nel frattempo, come Consigliere d’opposizione, ho cercato di monitorare lo sbandamento di questa amministrazione e di essere propositivo, sperando che gli interessi dei piemontesi venissero prima di quelli di Matteo Salvini, per intenderci.
Questi i numeri che descrivono la mia attività di quest’anno:
- 5 proposte di legge;
- 1 delibera di consiglio;
- 12 mozioni;
- 60 odg;
- 10 interrogazioni e interpellanze.
Sono numeri che astrattamente possono non voler dir molto, per questo il mio impegno quotidiano è stato cercare di coinvolgervi nella vita amministrativa della Regione, con le rassegne stampa, le dirette social, le newsletter, gli incontri (fisici e virtuali). Spero di essere riuscito a mantenere la promessa di “presenza” che vi ho fatto in campagna elettorale: nessuno è perfetto ovviamente, ma abbiamo altri 4 anni per migliorare.
Ricordo con particolare piacere il mio impegno diretto per:
– l’ospedale unico zona sud;
– la trasparenza amministrativa;
– la valorizzazione di Stupinigi;
– l’edilizia scolastica;
– l’associazionismo, il terzo settore e lo sport.
In questo tanto è stato fatto ma tanto resta da fare, sperando che la nostra insistenza e la bontà dei propositi che voi mi avete e mi continuate a suggerire possano convincere anche questa Giunta di centrodestra a migliorare il nostro Piemonte.
Sarò molto breve, ma non posso esimermi dal commentare la gestione dell’emergenza Covid-19 di questa Giunta. Per i giudizi più dettagliati vi rimando ai miei canali Social, dove potrete trovare un’analisi dettagliata e quotidiana delle misure adottate.
In sintesi: nessuno poteva essere pronto per gestire una pandemia. Nell’emergenza, però, sono emerse le doti amministrative di alcuni Presidenti di Regione, mentre altri hanno dimostrato, purtroppo per tutti noi, la loro completa incompetenza.
La gestione della fase emergenziale è stata semplicemente sbagliata: pochi tamponi, USCA (unità speciali di continuità assistenziale) tardive e sotto numero, gravi errori nella gestione delle RSA. Ormai queste cose sono di pubblico dominio, avvallate dai dati che ci collocano al secondo posto in Italia per numero di contagi rispetto ad una risposta amministrativa di gran lunga inferiore ad Emilia Romagna o Veneto, per fare degli esempi intellettualmente onesti.
Capolavoro tragicomico è stata la gestione della fase 2, sostanziata dal decreto “Riparti Piemonte” approvato in questi giorni: una misura senza capo, con una corpo confuso e una coda di assurdità. Così che il provvedimento non individua una sequenza logica di atti volti ad ottenere un risultato, ma solo quella che sembra un’estrazione del gioco del Lotto per quanto riguarda i fortunati beneficiari del sostegno regionale.
Vi rimando ai miei post di dettaglio, ma la scelta dei codici Ateco legittimati ad ottenere il contributo è stato il teatro dell’assurdo: Cirio pare non aver capito che dall’inclusione o meno di certi codici dipendono la sopravvivenza di migliaia di attività, professionisti, commercianti. Il “balletto” che hanno fatto, giorno per giorno, tra emendamenti proposti e bocciati, è già diventato mitologico e farà scuola per i futuri “amministratori creativi”. Tornando seri, la gestione del post emergenza è stata ancora più caotica e disomogenea, comportamento intollerabile da un’amministrazione da cui dipendono le sorti di un numero spropositato di vite.
What’s next? Direbbero gli inglesi, cioè, quali saranno i prossimi passi?
– Prima di tutto riprenderemo a breve con i lunedì di ricevimento, per cittadini ed associazioni, che si svolgerà a Nichelino ma anche in ogni comune che ne farà richiesta;
– Riprenderemo la battaglia per portare a casa l’ospedale unico in zona sud nell’area già decisa dalla Regione: zona Vadò (Moncalieri/Trofarello)
– Stiamo predisponendo due Proposte di Legge: una legge sul fenomeno dell’hate speech online (l’odio sul web) e l’altra riguardante forme di agevolazioni mutui per giovani e giovani coppie;
– E infine continuare la discussione per ottenere la metropolitana verso sud su asse Torino/Nichelino, integrata con la modifica e la soppressione dei passaggi a livello sull’asse Torino-Pinerolo.
Non sarà facile, non sarà veloce, non sarà come vorremmo.
Perché il Governo della Regione abbiamo scelto, nostro malgrado, di darlo a Cirio e alla sua maggioranza a trazione leghista. Il voto popolare è sempre stato e sempre sarà sovrano, ma il nostro compito dev’essere chiaro da subito a tutti: tra 4 anni questo scempio deve finire.
Loro ce la stanno mettendo tutta per dimostrare la loro inadeguatezza, ma noi dobbiamo dimostrarci pronti: perché la strada verso il Piemonte progressista, solidale, comunitario è lastricata dal sudore di ognuno di noi che giorno dopo giorno, nel nostro ruolo, ci spendiamo.
Avanti, compagni e amici: la notte è lunga, ma l’alba sarà splendente!
Stiamo scrivendo il Futuro, saremo Presenti per il Futuro… per viverlo Insieme!