
Oggi vi segnalo tre importanti novità dal Consiglio regionale: l’aggiornamento del piano triennale per la mobilità con l’aggiunta della valutazione per il prolungamento verso Nichelino della metropolitana, lo stallo del Museo Egizio e le problematiche del Bonus Cultura Piemonte.
- Piano triennale per la mobilità
Oggi in Commissione II siamo stati chiamati a dare un parere sul piano triennale per la mobilità, che comprende infrastrutture per la mobilità su gomma, tranviaria, metropolitana e di linea. Accogliamo con particolare piacere l’aggiunta, nella sezione 1.3.2 “Sistema di metropolitana” del prolungamento della linea1 verso Sud. In particolare, l’Assemblea del Bacino Metropolitano ha avviato una fase di analisi preliminare per valutare la possibilità di prolungamento della linea 1 di metropolitana ad ovest verso Rivoli e a sud verso Nichelino/Moncalieri; inoltre, anche al fine del riutilizzo di infrastrutture dismesse, ha avviato una fase di analisi per l’individuazione di un possibile corridoio di collegamento con metropolitana tra Venaria ed il centro di Torino. Questo tassello, necessariamente conseguente alla conclusione della fermata Bengasi e al potenziamento dei collegamenti dell’asse Torino-Pinerolo e Orbassano-Beinasco-Nichelino produrranno un radicale miglioramento del servizio offerto ai cittadini dell’intera area, valorizzando al contempo i beni artistici dell’area ad oggi non serviti da collegamenti eccellenti. Una tra tutte, ovviamente, la Palazzina di Caccia di Stupinigi.
- Lo stallo del museo egizio
Diverse settimane fa, tutte le forze politiche del Consiglio regionale concordarono nel rivedere lo Statuto del Museo Egizio congiuntamente alla Commissione competente della Città di Torino. Il motivo era chiaro: l’essenza del Museo Egizio, patrimonio di inestimabile valore per la Città e la Regione, necessita di una regolamentazione ad hoc e non può risentire delle consuetudini adatte a realtà istituzionali non comparabili. Nel dettaglio, l’esperienza e la competenza necessaria per gestire questa realtà richiede che il limite di mandati sia rivisto, per garantire continuità ed efficacia. Dopo essersi impegnato in questo senso, il Presidente Cirio tergiversa. Nel corso della commissione cultura di oggi è emerso che i contatti tra Comune e Regione per organizzare la commissione congiunta sulla modifica dello statuto, se mai sono avvenuti, non hanno ancora neanche individuato una data. È chiaro che questo continuo prendere tempo, con la sospensione estiva che incombe e la necessità di approvare poi il provvedimento in aula, nasconde l’intenzione del centrodestra di non dare il via libera alla modifica, smentendo le rassicurazioni pubbliche del presidente Cirio. Pensiamo che una istituzione come il museo Egizio meriti un trattamento diverso e almeno un dibattito tra posizioni franche, non questi sotterfugi da prima Repubblica.
- Bonus Cultura: fondi inadeguati ed esclusioni ingiustificate
Da diversi giorni seguo con particolare attenzione, per l’ambito di cui mi sono sempre occupato negli ultimi anni, del comparto culturale e di quelle lavoratrici e lavoratori dell’industria dello spettacolo che, più di altri settori, hanno subito drammaticamente i colpi e contraccolpi della pandemia. La Regione Piemonte, dispiace sottolinearlo, ogni volta che mette mano al settore lo fa in modo disomogeneo, tardivo e incompleto. Il Bonus Cultura ne è la cartina di tornasole: nella cornice del Bonus Piemonte, in ogni settore sono state immesse risorse “fresche”. Nel settore Cultura, invece, i fondi andranno recuperate nel bilancio del settore: una ridestinazione quindi, assolutamente lontana dalle cifre di cui il mondo culturale necessiterebbe per assorbire i danni e ripartire. Oltre a risorse insufficienti, dobbiamo sottolineare anche la disomogeneità del provvedimento. Abbiamo già avuto modo di affrontare le problematiche dei lavoratori intermittenti, subordinati o para-subordinati del settore con un OdG a mia prima firma nel quale chiedevamo venissero considerati alla pari delle imprese culturali e quindi ricompresi nel Bonus come per altro già avvenuto in Veneto. Il coordinamento dei lavoratori ha ottenuto un incontro con l’Assessora Poggio ma i risultati stentano ancora ad arrivare. Urge infine ricordare che con un emendamento presentato dal Partito Democratico (e poi votato all’unanimità!) allargavamo la platea di beneficiari al Bonus includendo le APS e le SOMS. Ad oggi, queste realtà seppur posseggano tutti i requisiti non hanno ancora ricevuto il Bonus perché non iscritte alla Camera di Commercio: parliamo di circa 400 circoli in tutta la Regione che ad oggi restano nell’ombra, ignorati da questa amministrazione regionale.Il cronoprogramma del Bonus, per quanto ci è stato riferito in Commissione, dovrebbe prevedere: entro fine luglio la pubblicazione di bandi con l’attivazione di uno sportello per la valutazione dei requisiti fino ad esaurimento delle risorse; a settembre poi saranno pubblicati i bandi ordinari e quelli derivanti da convenzioni preesistenti.