Next generation Piemonte: il grande bluff di Ciro

Next generation Piemonte: il grande bluff di Ciro

L’Unione Europea ha finalmente fatto l’Unione Europea, mettendo a disposizione degli stati membri un quantitativo mai visto di risorse. All’Italia, uno degli stati maggiormente beneficiati, arriveranno 210 miliardi.

Il Governo ha richiesto alle Regioni di stilare una lista delle priorità, coinvolgendo i territori, nelle sei aree individuate: digitalizzazione, rivoluzione verde, infrastrutture, istruzione, assistenza sanitaria.

Cirio ha chiesto ai comuni di presentare tutti i progetti che ritenessero utili per i propri territori. E i comuni si sono fatti trovare pronti: i funzionari di tutti i comuni della regione hanno svolto un lavoro immenso in pochissimo tempo.

Risultato: 3000 progetti, per un totale di 34 miliardi di euro.

Cirio e la sua giunta a quel punto che cosa hanno fatto?

Niente, anzi ha svolto semplicemente il ruolo di notaio:

Nessuna scelta strategica, nessuna sintesi, nessuna azione politica!

Cirio ha riproposto nelle pagine iniziali della relazione le sei aree indicate dal Governo, per poi allegare 160 pagine di tabelle di progetti, inserendo tutti quelli pervenuti. Viene quasi da pensare ad un amore sbocciato tra Cirio e la “democrazia diretta” tanto cara ai 5stelle. Per fare un esempio comparativo, possiamo portare l’esempio di un’altra regione a guida centrodestra, la Liguria. Questo per esemplificare come non sia una posizione di parte, ma una questione di scelte politiche. La Liguria ha affidato ad Anci la fase di selezione delle proposte degli enti, per poi svolgere un lavoro di sintesi che ha prodotto un documento snello e utilizzabile da inviare a Roma.

Piemonte 183 pagine, 3000 progetti e 34 miliardi di richieste.

Liguria 27 pagine, progetti selezionati e richiesti proporzionate ai fondi.

Oltre a questo, il bluff del Piemonte è talmente marchiano che è impossibile confidare nella buona fede di Cirio: come possiamo pensare che 34 miliardi vengano destinati al Piemonte? Si sa che per il Piemonte la disponibilità sarà al massimo di circa 10 miliardi (per restare larghi)

A Cirio era stata richiesta una lista delle priorità, la sua risposta al Governo è stata un progettificio che, seppur composto da opere fondamentali per ogni comune, manca dell’elemento fondamentale quando si parla di investimenti massivi come questo: la strategia.

Alcuni esempi: rifacimenti strade nel comune di 500 abitanti, sistema di climatizzazione di un centro polivalente in un comune di 1000 abitanti e piccoli interventi manutentivi in centinaia di piccoli comuni: ripeto, utili per il singolo comune ma non certo progetti strategici!

Per darvi un altro elemento: sui 34 miliardi solo lo 0,74% riguarda lo sviluppo della sanità, politica esclusiva della Regione!

 

Facciamo una scommessa? Io dico che, tra qualche mese, Cirio verrà a raccontarci che il Governo crudele non finanzierà i 3000 progetti del Piemonte. Non per colpa sua eh, che nella sua magnanimità ha presentato tutti i progetti, solo che il Governo non vuole finanziare i comuni del Piemonte.

E no caro Cirio, noi a questa narrazione non ci stiamo. Avete presentato un papiro al Governo senza una direttrice, con una semplice somma di progetti. Senza valutarne sistematicità, organicità, risultati di comunità.

Ha preso in giro i cittadini, che vedranno così sfumare un’occasione storica e ha preso in giro gli amministratori e i funzionari dei comuni. Ha illuso gli amministratori e costretto i funzionari ad un carico di lavoro urgente straordinario. E la cosa più grave è che sa già che la maggior parte di questi progetti saranno cassati.

Questo bluff è degno dei migliori esponenti della politica televisiva, te lo riconosciamo, ma si schianterà sulla realtà.

 

Alberto Cirio e la destra piemontese non hanno fatto il proprio lavoro sul Next Generation Piemonte e non sarà colpa del Governo quando arriverà l’inevitabile bocciatura:

Altra occasione persa!