
Ormai da mesi l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi continua a temporeggiare in tutti i modi pur di non andare avanti con la realizzazione dell’ospedale unico in zona Vadò (Trofarello-Moncalieri) per puri motivi di campanilismo politico.
Lo dimostrano i fatti: l’assessore continua a commissionare studi ai più alti e preparati istituti, ma nonostante le risposte positive degli stessi, continua a trovare appigli per non proseguire.
Come più volte successo in questi mese, sembrava ormai fatta:
Anche dai sindaci della zona l’appello alla Regione è arrivato forte e chiaro:
Ultima, ma non ultima, di questa serie a tratti incredibile, è l’affermazione dell’altro ieri, sabato 20 novembre 2021, con cui Icardi afferma che l’area è esondabile: di seguito la sua dichiarazione affiancata alle conclusioni del politecnico già redatto mesi fa e che in definitiva, lo sbugiardano.
Facciamo quindi insieme il punto sui documenti che siamo riusciti ad avere (alcuni dei quali con fatica) e che dimostrano l’assenza di controindicazioni alla realizzazione del nuovo nosocomio.
- Lo studio del politecnico (scarica qui il documento) che in particolare a pagina 41 e 71 specifica l’assenza di rischi dal punto di vista idrogeologico.
- Lo studio di ires (scarica qui il documento parte 1 parte 2) che individua tra le zone prese in esame quella di Vadò (Trofarello-Moncalieri) come la più idonea, sia perchè raggiungibile in meno tempo dagli abitanti dell’area, sia perchè la più vicina all’hub principale (Città della Salute).
- La delibera di Giunta (scarica qui il documento) del 12 novembre (quando gli studi di Ires e del Politecnico erano già sul tavolo dell’assessore da oltre due mesi) in cui vengono decisi i prossimi interventi sui nuovi ospedali piemontesi attraverso il finanziamento da richiedere ad INAIL (più di un miliardo di euro) e nulla compare riguardo l’ASL TO5 . Semplicemente cancellato con un colpo di spugna
- La tabella (scarica qui il documento) da noi realizzata sulla base dello studio Ires, al fine di chiarire il rapporto vantaggio/svantaggio dei cittadini residenti nei principali comuni dell’area nel raggiungimento delle tre potenziali sedi del nuovo nosocomio.
Ci chiediamo se la Regione e l’assessore Icardi abbiano davvero a cuore la salute dei nostri cittadini residenti nei 40 comuni dell’ASL TO5 o se stiamo perdendo tempo e risorse regionali e nazionali (INAIL) continuando a commissionare ogni volta ulteriori studi, forse, solo per temporeggiare e non dire chiaramente che per questioni di campanilismo politico l’ospedale di Vadò, l’unico ad avere già uno studio di fattibilità redatto, non s’ha da fare. Perché?