
Come fare quando i propri interessi di partito confliggono con quelli dei cittadini? Non puoi mica dire che eviterai di far costruire un ospedale, necessario per sopperire alle mancanze di strutture o in crescente difficoltà o da tempo inadeguate, con ricadute sui cittadini di 40 comuni, perché la tua posizione politica si aggraverebbe, no?! Meglio dire “non ci sono abbastanza dati”, “serve una perizia”, “ne serve un’altra”, temporeggiare e “fare melina”.
Quali sono stati i passaggi?
In breve: la vicenda sulla realizzazione dell’ospedale unico dell’ASL TO5 risale alla precedente legislatura, che aveva già individuato in Vadò (Trofarello-Moncalieri) un’area adatta allo scopo, motivando la scelta del luogo anche sulla base di una perizia svolta da un pool di esperti indipendenti.
Nel 2019 si insedia l’attuale maggioranza e l’assessore Icardi inizia a prendere tempo affermando che serve una nuova perizia, nuovi studi, un nuovo ascolto dei sindaci ecc… Il tempo passa e, in data 19 giugno 2020, con un’interrogazione in Aula del Consiglio regionale del Piemonte, chiedo a che punto siamo. L’assessore Icardi risponde che “fatti i sopracitati approfondimenti e effettuata una nuova perizia e nel momento in cui si individuerà il sito idoneo, partiranno tutte le procedure”. Ma ribadiamo che l’individuazione del sito idoneo è già stata approfondita e vagliata tanto da aver già inviato ad INAIL la richiesta di copertura finanziaria per il nuovo e unico ospedale: richiesta approvata dalla stessa INAIL!
Agli inizi del 2021, la perizia per valutare l’idoneità dell’area Moncalieri/Trofarello affidata dall’ASL al Politecnico di Torino dice chiaramente che l’area è “tecnicamente idonea”. In data 18 gennaio interrogo nuovamente l’assessore Icardi e, rincuorati, ci viene detto che “i lavori sono in corso”.
Quindi si parte?
Il 6 marzo 2021 il primo passo indietro di Icardi che chiede ai comuni di Cambiano e Villastellone di rinviare le proprie candidature per l’ospedale (ma i lavori non erano già in corso?), portando di fatto alla riapertura di lavori di valutazione che stanno inevitabilmente allungando i tempi. Insomma, si riparte da zero: incredibile!
Questa riapertura e ripartenza è stata l’occasione, da parte del Sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo con la condivisione con quello di Moncalieri Paolo Montagna per proporre, dopo una serie di prime analisi di fattibilità, un’alternativa all’area Vadò: l’area Debouché di Nichelino, su cui l’assessorato è rimasto ad oggi totalmente silente.
Nei mesi successivi, il secondo passo indietro: le informazioni di cui la Regione è in possesso (dopo due perizie!) sembrano non bastare mai e viene chiesto ad IRES (Istituto di Ricerca Economico Sociali del Piemonte) di condurre uno studio comparativo su tutte le aree che anni prima i sindaci dell’ASL TO5 avevano proposto e su cui erano già stati svolti studi in precedenza sempre da tecnici indipendenti e anche della Regione Piemonte. I risultati della ricerca? L’area Moncalieri-Trofarello è quella più idonea tenendo conto di criteri come distanze, tempi di percorrenza e vicinanza con la futura Città della Salute di Torino (elemento fondamentale nella costruzione della nuova rete ospedaliera).
Che risultati ha dato il nuovo studio?
La scadenza per lo studio di IRES era fissata al 13 settembre 2021, ma fino a quel momento Icardi non rende noto alcun risultato; così, due giorni dopo, chiedo in una nuova interrogazione che i risultati fossero resi pubblici per poter finalmente procedere.
In quell’occasione, l’assessore Icardi dichiara che “valutazioni di opportunità vanno fatte”, ragione per cui era stato redatto uno “studio a 360°” cui ha preso parte “IRES, Assessorato, Regione e Azienda”. Per queste (non) motivazioni l’assessorato alla sanità ha costruito un ennesimo gruppo di lavoro per trarre le conclusioni per la localizzazione partendo dai risultati dello studio di IRES. Lo studio IRES sembra a tutti molto molto chiaro, come tutti gli studi precedenti.
Mese dopo mese, fase dopo fase, il disagio dei territori non ancora messi nelle condizioni di sapere come si intenda proseguire ha portato a molteplici richieste di chiarimento, anche dai sindaci locali.
Tra questi anche il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero, ha chiesto che si creasse una cabina di regia coinvolgendo anche Torino per fare pressione e impedire che questa situazione si protraesse ulteriormente.
Solo dopo due mesi, nel novembre 2021, il risultato dello studio IRES viene finalmente reso pubblico e conferma: Vadò è la località più adatta per ospitare il nuovo ospedale unico per i 40 comuni della zona.
A questo punto ci sono state azioni conseguenti?
A dispetto di questa nuova conferma, nella delibera della giunta di venerdì 12 novembre vengono stabiliti i prossimi interventi sui nuovi ospedali piemontesi e, sorprendentemente (o forse no?), non c’è traccia dell’ASL TO5, tranne che per una frase nella quale si evidenzia che si stanno ancora facendo approfondimenti.
In data 20 novembre 2021, Icardi, in assenza di altri argomenti, opta per le fake news, arrivando a sostenere che l’area di Vadò sarebbe insicura poiché esondabile: nello studio del Politecnico si parla solo della necessità di interventi cautelativi, assolutamente di routine nella costruzione di grandi opere complesse e che non compromettono l’idoneità della zona, affermata dallo studio stesso.
A fronte di questo spreco di tempo e risorse, il 18 gennaio 2022 ho proposto un emendamento alla delibera sulla realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri chiedendo che la strategia localizzativa venisse conclusa entro e non oltre il mese di marzo 2022, anche per evitare di perdere i finanziamenti messi a disposizione già nel 2018 dall’INAIL. Ancora una volta, la giunta e la maggioranza di destra del Consiglio regionale hanno preferito tergiversare bocciando l’emendamento e, con questo, assumendosi tutte le proprie responsabilità.
A marzo 2022 scopriamo, a mezzo stampa, che secondo un nuovo studio l’area di Cambiano sarebbe la più adatta localizzazione per l’ospedale. Pongo quindi un’interrogazione per conoscere quali competenze tecniche impiegate e quali approfondimenti tecnici svolti hanno portato alla dichiarazione di non idoneità dell’area di Vadò nonostante gli studi del Politecnico e di IRES affermino il contrario. Icardi afferma che sarà il Consiglio a doversi esprimere sulla futura localizzazione degli ospedali attraverso una PDCR. A questo punto chiedo di avviare un percorso di approfondimento propedeutico alla presentazione della stessa e di coinvolgere tutti i soggetti interessati (sindaci, direttori delle ASL di riferimento, sindacati medici e infermieristici).
Il 9 maggio 2022, dopo tre anni d’attesa, finalmente si tiene in Regione Piemonte l’incontro tra l’assessore Icardi, IRES e i Sindaci dell’Asl TO5 che chiedono di rimettere in discussione i criteri di scelta della localizzazione dell’ospedale dopo la premiazione del sito di Cambiano per la realizzazione del nuovo ospedale unico. L’assessorato si è reso disponibile alla valutazione e ha preso in considerazione i 10 punti tecnico/organizzativi segnalati dai Sindaci garantendo di aggiornare il tavolo che diventa permanente.
Qual è la situazione attuale?
Purtroppo la situazione è che siamo nuovamente fermi. “Fare melina” è una tattica antipatica, al limite della sportività, ma tutto sommato comprensibile, qualcosa da aspettarsi in un campo da calcio.
La destra forse è confusa: non è un calciatore, bensì è al governo di un’intera Regione. E se il campo è quello politico e la posta in gioco è quella della salute dei cittadini, temporeggiare pur di guadagnare una vittoria (che sarebbe tale solo per i suoi interessi di partito) è semplicemente da irresponsabili.
Tanto più se, come in questo momento, si sta attraversando una crisi epocale che ha sottolineato la necessità di migliorare l’offerta di servizi sanitari essenziali.
Tanto più se la crisi sanitaria si accompagna a quella della fiducia nelle istituzioni che dovrebbero mostrare serietà e competenza nel rispondere ai bisogni dei cittadini. In tempi chiari e quanto più possibile brevi.
E ora?
Noi non molleremo la presa e continueremo la battaglia arrivando, perché no, a chiamare a raccolta i cittadini dell’ASL TO5 di fronte al palazzo della Regione Piemonte!
Stiamoci vicini!
Diego Sarno
Consigliere regionale del Piemonte